Incontinenza
IL SINTOMO
L’incontinenza è l’incapacità parziale o totale di trattenere l’urina o, meno frequentemente, le feci, e può presentarsi in diverse forme e gradi di gravità. È un disturbo che colpisce sia donne che uomini, con maggiore incidenza in età avanzata, ma può manifestarsi anche durante la gravidanza, dopo il parto, in menopausa o a seguito di interventi chirurgici.
Si distinguono diverse forme di incontinenza: da sforzo (perdita involontaria di urina in seguito a uno sforzo come tosse, starnuto o sollevamento pesi), da urgenza (necessità impellente di urinare con difficoltà a trattenersi), mista (combinazione delle due precedenti) e incontinenza da rigurgito (svuotamento incompleto della vescica con gocciolamento continuo).
Le cause possono essere meccaniche, neurologiche, ormonali o iatrogene. Tra i fattori di rischio troviamo parti vaginali complicati, obesità, prolassi, chirurgia pelvica, infezioni urinarie ricorrenti, patologie neurologiche e uso di farmaci diuretici.
L’incontinenza urinaria può essere vissuta con profondo imbarazzo, disagio e perdita dell’autostima, limitando la vita sociale, le attività quotidiane e l’intimità. Nelle donne può accompagnarsi a secchezza vaginale, lassità perineale e dolore durante i rapporti. Negli uomini può comparire in seguito a prostatectomia o in presenza di ipertrofia prostatica.
Oltre all’aspetto fisico, l’incontinenza ha spesso una risonanza emotiva importante: il senso di “non avere più il controllo”, la vergogna e la paura del giudizio portano a un progressivo ritiro sociale e perdita della spontaneità.
La medicina convenzionale propone terapie farmacologiche, esercizi perineali, uso di dispositivi di supporto o, nei casi gravi, interventi chirurgici. Tuttavia, in moltissimi casi, l’omeopatia può offrire un valido sostegno nel migliorare il controllo sfinterico e nel riequilibrare il terreno di base.
L’approccio omeopatico valuta la modalità di perdita, i fattori scatenanti, il contesto emotivo, l’età, la costituzione e i sintomi associati. Il trattamento è mirato e individualizzato, con possibilità di miglioramento anche in condizioni croniche o recidivanti.
Un aspetto fondamentale è la connessione psicosomatica tra la perdita del controllo fisico e la difficoltà a “trattenere” situazioni emotive. Il corpo parla, anche attraverso una funzione così intima e simbolica.
Spesso l’incontinenza compare in momenti di transizione, fragilità, cambiamento o perdita, e rappresenta una richiesta del corpo di essere sostenuto non solo a livello funzionale, ma anche profondo.
INDICAZIONI OMEOPATICHE
Causticum è uno dei rimedi principali per l’incontinenza urinaria, in particolare in soggetti anziani, debilitati, con indebolimento muscolare del pavimento pelvico e perdita involontaria durante colpi di tosse o starnuti. La minzione può essere difficile, lenta o associata a sensazione di incompleto svuotamento.
Sepia Officinalis è indicata in donne con incontinenza da sforzo, prolasso uterino o lassità pelvica, spesso accompagnata da senso di peso al basso ventre e apatia emotiva. È adatta in menopausa o post-parto, specie se la paziente è distaccata, stanca e desiderosa di solitudine.
Pulsatilla si impiega in soggetti dolci, sensibili, facilmente influenzabili, con perdite urinarie involontarie che peggiorano in piedi o con il caldo. È utile nei bambini o in donne giovani con vulnerabilità emotiva e instabilità ormonale.
Equisetum Hyemale è utile nei casi di iperattività vescicale con stimolo frequente, urgenza e incontinenza notturna. Il paziente riferisce sensazione di pressione alla vescica senza sollievo dopo la minzione. È adatto anche nei casi di enuresi.
Belladonna può essere indicata in incontinenza acuta associata a cistite, febbre, bruciore e spasmi vescicali. Il soggetto è agitato, ipersensibile, con sintomi improvvisi e violenti, spesso accompagnati da rossore e pulsazioni.
Gelsemium Sempervirens è utile nei casi in cui l’incontinenza compare prima di eventi stressanti o a causa di emozioni forti, come paura, esami o prestazioni. Il soggetto ha debolezza muscolare, tremori e stimolo urinario frequente.
Lilium Tigrinum è indicato per donne con vescica iperattiva, stimolo costante e dolore pelvico, spesso associati a irritabilità, ansia, agitazione e senso di oppressione al petto. Il sintomo peggiora stando in piedi o camminando.
Natrum Muriaticum può essere utile in pazienti introversi, trattenuti emotivamente, con disturbi urinari legati a stress relazionale o a delusioni affettive. L’incontinenza può peggiorare dopo eventi emotivamente destabilizzanti.
Ignatia Amara agisce quando l’incontinenza è collegata a uno shock emotivo, lutto o delusione improvvisa. Il soggetto appare contraddittorio, teso, con spasmi e reazioni nervose alternate.
Rhus Toxicodendron è indicato quando l’incontinenza peggiora con il movimento e si accompagna a dolore lombare, rigidità e peggioramento con l’umidità. È utile anche in postumi chirurgici o traumatismi pelvici.
IL SIGNIFICATO PSICOSOMATICO
SECONDO LA METAMEDICINA
Secondo la Metamedicina, l’incontinenza riflette una difficoltà a trattenere emozioni, situazioni o relazioni. È come se il corpo esprimesse simbolicamente l’incapacità di contenere o controllare qualcosa che preme dall’interno.
Il trattenere e il lasciar andare sono due movimenti fondamentali per l’equilibrio. Quando uno di questi è compromesso, il corpo può somatizzare attraverso organi di eliminazione come la vescica o l’intestino.
Nel caso dell’incontinenza, spesso è presente una sottile tensione legata alla paura di perdere il controllo, di mostrarsi vulnerabili o di non riuscire più a gestire ciò che accade nella propria vita.
Molti pazienti raccontano episodi scatenanti in cui si sono sentiti abbandonati, invasi, umiliati o privati di un ruolo importante. L’incontinenza diventa così il riflesso corporeo di una perdita di centralità o autorevolezza.
Nel bambino, l’enuresi può indicare insicurezza, bisogno di attenzione o conflitto familiare. Nell’adulto, può essere il segnale che si sta lasciando andare qualcosa che non si riesce più a gestire razionalmente.
Spesso l’incontinenza compare dopo grandi cambiamenti, lutti, separazioni, pensionamenti o eventi chirurgici. È come se il corpo dicesse: “Non ho più il contenitore per ciò che provo”.
Domande utili da porsi: “Che cosa sto cercando di trattenere senza riuscirci?”, “In che ambito della mia vita ho perso il controllo?”, “Mi sento autorizzato a lasciar andare, o lo vivo come una colpa?”.
Lavorare sul significato profondo dell’incontinenza permette di trasformare un sintomo debilitante in un’occasione di riconnessione con il proprio centro. L’omeopatia, in questo processo, può aiutare a ripristinare equilibrio, forza e fiducia nel proprio corpo.
RIMEDI OMEOPATICI CORRELATI
Belladonna ⚕︎ Causticum ⚕︎ Gelsemium Sempervirens ⚕︎ Ignatia Amara ⚕︎ Lilium Tigrinum ⚕︎ Natrum Muriaticum ⚕︎ Pulsatilla ⚕︎ Rhus Toxicodendron ⚕︎ Sepia Officinalis
RIMEDI OMEOPATICI CORRELATI
Belladonna ⚕︎ Causticum ⚕︎ Gelsemium Sempervirens ⚕︎ Ignatia Amara ⚕︎ Lilium Tigrinum ⚕︎ Natrum Muriaticum ⚕︎ Pulsatilla ⚕︎ Rhus Toxicodendron ⚕︎ Sepia Officinalis
INDICAZIONI OMEOPATICHE
Causticum è uno dei rimedi principali per l’incontinenza urinaria, in particolare in soggetti anziani, debilitati, con indebolimento muscolare del pavimento pelvico e perdita involontaria durante colpi di tosse o starnuti. La minzione può essere difficile, lenta o associata a sensazione di incompleto svuotamento.
Sepia Officinalis è indicata in donne con incontinenza da sforzo, prolasso uterino o lassità pelvica, spesso accompagnata da senso di peso al basso ventre e apatia emotiva. È adatta in menopausa o post-parto, specie se la paziente è distaccata, stanca e desiderosa di solitudine.
Pulsatilla si impiega in soggetti dolci, sensibili, facilmente influenzabili, con perdite urinarie involontarie che peggiorano in piedi o con il caldo. È utile nei bambini o in donne giovani con vulnerabilità emotiva e instabilità ormonale.
Equisetum Hyemale è utile nei casi di iperattività vescicale con stimolo frequente, urgenza e incontinenza notturna. Il paziente riferisce sensazione di pressione alla vescica senza sollievo dopo la minzione. È adatto anche nei casi di enuresi.
Belladonna può essere indicata in incontinenza acuta associata a cistite, febbre, bruciore e spasmi vescicali. Il soggetto è agitato, ipersensibile, con sintomi improvvisi e violenti, spesso accompagnati da rossore e pulsazioni.
Gelsemium Sempervirens è utile nei casi in cui l’incontinenza compare prima di eventi stressanti o a causa di emozioni forti, come paura, esami o prestazioni. Il soggetto ha debolezza muscolare, tremori e stimolo urinario frequente.
Lilium Tigrinum è indicato per donne con vescica iperattiva, stimolo costante e dolore pelvico, spesso associati a irritabilità, ansia, agitazione e senso di oppressione al petto. Il sintomo peggiora stando in piedi o camminando.
Natrum Muriaticum può essere utile in pazienti introversi, trattenuti emotivamente, con disturbi urinari legati a stress relazionale o a delusioni affettive. L’incontinenza può peggiorare dopo eventi emotivamente destabilizzanti.
Ignatia Amara agisce quando l’incontinenza è collegata a uno shock emotivo, lutto o delusione improvvisa. Il soggetto appare contraddittorio, teso, con spasmi e reazioni nervose alternate.
Rhus Toxicodendron è indicato quando l’incontinenza peggiora con il movimento e si accompagna a dolore lombare, rigidità e peggioramento con l’umidità. È utile anche in postumi chirurgici o traumatismi pelvici.
IL SIGNIFICATO PSICOSOMATICO
SECONDO LA METAMEDICINA
Secondo la Metamedicina, l’incontinenza riflette una difficoltà a trattenere emozioni, situazioni o relazioni. È come se il corpo esprimesse simbolicamente l’incapacità di contenere o controllare qualcosa che preme dall’interno.
Il trattenere e il lasciar andare sono due movimenti fondamentali per l’equilibrio. Quando uno di questi è compromesso, il corpo può somatizzare attraverso organi di eliminazione come la vescica o l’intestino.
Nel caso dell’incontinenza, spesso è presente una sottile tensione legata alla paura di perdere il controllo, di mostrarsi vulnerabili o di non riuscire più a gestire ciò che accade nella propria vita.
Molti pazienti raccontano episodi scatenanti in cui si sono sentiti abbandonati, invasi, umiliati o privati di un ruolo importante. L’incontinenza diventa così il riflesso corporeo di una perdita di centralità o autorevolezza.
Nel bambino, l’enuresi può indicare insicurezza, bisogno di attenzione o conflitto familiare. Nell’adulto, può essere il segnale che si sta lasciando andare qualcosa che non si riesce più a gestire razionalmente.
Spesso l’incontinenza compare dopo grandi cambiamenti, lutti, separazioni, pensionamenti o eventi chirurgici. È come se il corpo dicesse: “Non ho più il contenitore per ciò che provo”.
Domande utili da porsi: “Che cosa sto cercando di trattenere senza riuscirci?”, “In che ambito della mia vita ho perso il controllo?”, “Mi sento autorizzato a lasciar andare, o lo vivo come una colpa?”.
Lavorare sul significato profondo dell’incontinenza permette di trasformare un sintomo debilitante in un’occasione di riconnessione con il proprio centro. L’omeopatia, in questo processo, può aiutare a ripristinare equilibrio, forza e fiducia nel proprio corpo.
RIMEDI OMEOPATICI CORRELATI
Belladonna ⚕︎ Causticum ⚕︎ Gelsemium Sempervirens ⚕︎ Ignatia Amara ⚕︎ Lilium Tigrinum ⚕︎ Natrum Muriaticum ⚕︎ Pulsatilla ⚕︎ Rhus Toxicodendron ⚕︎ Sepia Officinalis
INDICAZIONI OMEOPATICHE
Causticum è uno dei rimedi principali per l’incontinenza urinaria, in particolare in soggetti anziani, debilitati, con indebolimento muscolare del pavimento pelvico e perdita involontaria durante colpi di tosse o starnuti. La minzione può essere difficile, lenta o associata a sensazione di incompleto svuotamento.
Sepia Officinalis è indicata in donne con incontinenza da sforzo, prolasso uterino o lassità pelvica, spesso accompagnata da senso di peso al basso ventre e apatia emotiva. È adatta in menopausa o post-parto, specie se la paziente è distaccata, stanca e desiderosa di solitudine.
Pulsatilla si impiega in soggetti dolci, sensibili, facilmente influenzabili, con perdite urinarie involontarie che peggiorano in piedi o con il caldo. È utile nei bambini o in donne giovani con vulnerabilità emotiva e instabilità ormonale.
Equisetum Hyemale è utile nei casi di iperattività vescicale con stimolo frequente, urgenza e incontinenza notturna. Il paziente riferisce sensazione di pressione alla vescica senza sollievo dopo la minzione. È adatto anche nei casi di enuresi.
Belladonna può essere indicata in incontinenza acuta associata a cistite, febbre, bruciore e spasmi vescicali. Il soggetto è agitato, ipersensibile, con sintomi improvvisi e violenti, spesso accompagnati da rossore e pulsazioni.
Gelsemium Sempervirens è utile nei casi in cui l’incontinenza compare prima di eventi stressanti o a causa di emozioni forti, come paura, esami o prestazioni. Il soggetto ha debolezza muscolare, tremori e stimolo urinario frequente.
Lilium Tigrinum è indicato per donne con vescica iperattiva, stimolo costante e dolore pelvico, spesso associati a irritabilità, ansia, agitazione e senso di oppressione al petto. Il sintomo peggiora stando in piedi o camminando.
Natrum Muriaticum può essere utile in pazienti introversi, trattenuti emotivamente, con disturbi urinari legati a stress relazionale o a delusioni affettive. L’incontinenza può peggiorare dopo eventi emotivamente destabilizzanti.
Ignatia Amara agisce quando l’incontinenza è collegata a uno shock emotivo, lutto o delusione improvvisa. Il soggetto appare contraddittorio, teso, con spasmi e reazioni nervose alternate.
Rhus Toxicodendron è indicato quando l’incontinenza peggiora con il movimento e si accompagna a dolore lombare, rigidità e peggioramento con l’umidità. È utile anche in postumi chirurgici o traumatismi pelvici.
IL SIGNIFICATO PSICOSOMATICO SECONDO LA METAMEDICINA
Secondo la Metamedicina, l’incontinenza riflette una difficoltà a trattenere emozioni, situazioni o relazioni. È come se il corpo esprimesse simbolicamente l’incapacità di contenere o controllare qualcosa che preme dall’interno.
Il trattenere e il lasciar andare sono due movimenti fondamentali per l’equilibrio. Quando uno di questi è compromesso, il corpo può somatizzare attraverso organi di eliminazione come la vescica o l’intestino.
Nel caso dell’incontinenza, spesso è presente una sottile tensione legata alla paura di perdere il controllo, di mostrarsi vulnerabili o di non riuscire più a gestire ciò che accade nella propria vita.
Molti pazienti raccontano episodi scatenanti in cui si sono sentiti abbandonati, invasi, umiliati o privati di un ruolo importante. L’incontinenza diventa così il riflesso corporeo di una perdita di centralità o autorevolezza.
Nel bambino, l’enuresi può indicare insicurezza, bisogno di attenzione o conflitto familiare. Nell’adulto, può essere il segnale che si sta lasciando andare qualcosa che non si riesce più a gestire razionalmente.
Spesso l’incontinenza compare dopo grandi cambiamenti, lutti, separazioni, pensionamenti o eventi chirurgici. È come se il corpo dicesse: “Non ho più il contenitore per ciò che provo”.
Domande utili da porsi: “Che cosa sto cercando di trattenere senza riuscirci?”, “In che ambito della mia vita ho perso il controllo?”, “Mi sento autorizzato a lasciar andare, o lo vivo come una colpa?”.
Lavorare sul significato profondo dell’incontinenza permette di trasformare un sintomo debilitante in un’occasione di riconnessione con il proprio centro. L’omeopatia, in questo processo, può aiutare a ripristinare equilibrio, forza e fiducia nel proprio corpo.


